inclusione scolastica ianes

“la vera valutazione è quella che confronta ognuno con se stesso” (Canevaro A. Se dalla scatola l’insegnante estrae una vite e con un martello la conficca nel legno, penserà che il “chiodo” sia difettoso perché non entra nel legno. Manifestazione di disponibilità a sostenere le iniziative di supporto per l’inclusione a distanza di alunni con disabilitÃ, Regione Lazio. Quello che leggi qui vale una fetta di pizza? Verrà distribuito ai 4mila partecipanti all’XI Convegno “La qualità dell’inclusione scolastica e sociale”, che apre domani a Rimini. La progettazione didattica sviluppata ha le caratteristiche dell’intenzionalità in quanto nasce da una riflessione e mira a uno scopo: la formazione del ragazzo; della contestualizzazione perché è riferita a quell’alunno e alla sua storia; della sistematicità perché procede giorno dopo giorno in un processo continuo fatto spesso di piccoli passi uno dopo l’altro e della flessibilità perché si adatta ai cambiamenti. In quest’ottica, la finalità è quella di portare il diverso a normalizzarsi il più possibile, anche se questo nega la differenza in nome di un ideale di uniformità non sempre raggiungibile. Questa filosofia ha portato per molto tempo ad identificare in una presunta “socializzazione” l’obiettivo fondamentale, se non addirittura esclusivo, della presenza dei “diversi” in classe, fino a trattare la socializzazione come obiettivo di riserva, atto a giustificare l’inclusione stessa: “L’alunno non ha imparato, ma ha socializzato”…e tanto basta. L’azione di maternage e di scaffolding, nell’accompagnamento durante le diverse fasi del percorso formativo dei ragazzi, ha contribuito allo sviluppo dell’autonomia di ciascuno. La complessità delle classi necessita di più risorse, la co-docente di sostegno è una di queste risorse. L’inclusione come risorsa ha evidenziato la necessità di conoscere sempre meglio gli alunni. Piccolo manuale per l'uso dei social, Verso un uso consapevole dei media digitali (Censis 2016), NESSUNO NASCE BULLO! Questa multiformità di elementi tutti diversi presenti nelle classi esprime bisogni diversi e quindi la necessità di approcci speciali-specifici per ciascuno. Se parliamo invece di “integrazione” facciamo riferimento ad una relazione biunivoca tra il soggetto integrato ed il gruppo integrante, ovvero sottolineiamo il valore di uno scambio. Per preparare alla vita, Brescia, La Scuola, 2006, Dovigo F., Fare differenze, Trento, Erickson, 2007, Fiorin I., La scuola luogo di relazioni e apprendimenti significativi, in Canevaro A., L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Erickson, Trento, 2008, Fiorin i., I curriculi nella scuola di base, Tecnodid-Zanichelli, Napoli, 2001, Gaspari  P., L’insegnante specializzato al bivio, Franco Angeli, Milano, 2015, Goleman D., Intelligenza sociale ed emotiva, Trento, Erickson, 2014, IANES D., Qualche spunto di riflessione su integrazione, inclusione, disabilità e Bisogni Educativi Speciali, “L’integrazione scolastica e sociale”, n. 8/5, 2009, Ianes D., L’evoluzione dell’insegnante di sostegno, Nuova Edizione, Trento, Erickson, 2015, Ianes D., Macchia V. , La didattica per i Bisogni Educativi Speciali, Gardolo, Erickson, 2008, Ianes D., Cramerotti S., Il piano educativo individualizzato. Il soggetto “integrato” riceve dal gruppo e a sua volta dà qualcosa al gruppo stesso. Inizialmente si parlava di “inserimento” dei disabili nella scuola comune. L’ICF correlando la condizione di salute con l’ambiente propone un metodo di misurazione della salute, delle capacità e delle difficoltà nella realizzazione di attività che permette di individuare gli ostacoli da rimuovere o gli interventi da effettuare perché l’individuo possa raggiungere il massimo della propria auto-realizzazione. la preparazione dell’insegnante curriculare nell’affrontare le tematiche relative alla pedagogia speciale e alla didattica inclusiva. Quindi l’inclusione come risorsa porta a personalizzare la didattica e l’alunno è co-protagonista della propria maturazione e del proprio processo di crescita. La cura della relazione affettiva con gli allievi da parte della co-docente ha favorito l’accrescimento di rapporti empatici e di fiducia in se stessi. Erickson) indica le strategie per fare in modo che anche gli alunni con disabilità partecipino alla scuola “digitale”: assistenti a domicilio, piccoli nuclei di studio, ponte con le famiglie, materiale personalizzato e feedback continui. Come faccio per rendere la lezione più accessibile? Una risorsa ha valore strumentale quando è utile e serve a raggiungere un fine-un obiettivo ritenuto desiderabile. Il riconoscimento della diversità come valore e delle differenze come risorsa, lancia una sfida al tradizionale ruolo del docente specializzato per il sostegno, che in questa realtà scolastica evolve nell’innovativa figura di co-docente, ampliando l’orizzonte inclusivo a un contesto competente di sostegno. Piattaforma on-line per la redazione del PEI su base ICF, ICF APPLICAZIONI. Infatti l’organizzazione ideale del sostegno si declina nella contitolarità che genera corresponsabilità dell’insegnamento, nella collegialità che porta a fare squadra; nella collaborazione che presuppone una visione comune e nell’aiuto reciproco. Non si applicano verifiche standardizzate, ma un’osservazione personalizzata che valuta il processo e non il risultato. In questa affermazione si ritrova il valore ideale della Mission di Cometa: “non perdere nessuno, perché tutti gli alunni sono educabili”. La didattica necessariamente si trasforma in didattica personalizzata adattandosi ai bisogni di ciascuno. Di interesse per la presente ricerca, però, è il piano del valore strumentale dell’inclusione, cioè della presenza attiva dell’alunno “diverso” in classe. Progetto di vita, Trento, Erickson, Ianes D., Canevaro A., Orizzonte inclusione, Trento, Erickson, 2015, Morin E., Il metodo, vol. Chi era senza basi, lento, svogliato si sentiva il preferito. speciali) e inclusione scolastica Dario ianes 4. Ogni commento inserito nei post viene lasciato dall'autore dello stesso accettandone ogni eventuale responsabilità civile e penale. Grazie un articolo molto interessante e ben spiegato! Riflessioni su potenzialità e rischio della rete tra alunni e genitori (2014), Dichiarazione dei diritti in internet (2015), “Cyberbullismo: Come aiutare le vittime e i persecutori”, Federico Tonioni, 2014, Dislessia e studio delle lingue classiche, USR Lazio. Il Progetto individuale dal profilo di funzionamento su base ICF al PEI (Giunti), Scheda. l’inclusione può essere risorsa, cioè il fulcro di un movimento evolutivo verso la Qualità del fare scuola quotidiano per tutti gli alunni? TRATTAZIONE ECCELLENTE, CHIARA ED ESAUSTIVA MI è STATA DI GRANDE AIUTO, Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Ricerche e pratiche in dialogo. La “cura educativa” nei confronti dell’alunno disabile si esplica in un percorso formativo individualizzato, al quale partecipano più soggetti istituzionali, privilegiando l’aspetto del potenziamento dell’apprendimento e dell’autonomia, ben oltre la semplice “istruzione”. la comunità educante ha dimostrato maggior. ), Handimatica 2010 (Bologna, novembre 2010), ABCD, il salone italiano dell'educazione (Genova, novembre 2010), Cultura senza barriere (Padova, febbraio 2010), Tecnologia e inclusione (Genova, gennaio 2010), Handimatica continua (Bari, novembre 2009), Atti del Convegno Europeo "Realtá Virtuale nella formazione e come ausilio ai disabili", Bologna, 13-15 maggio 1994, TD 5 Computer Apprendimento Disabilità (free), Dar voce al web. Profilo di Funzionamento, PEI e Progetto Individuale secondo l'ICF, Scheda. A pathway to resilience. Per lo sviluppo di un linguaggio comune sulla salute e la disabilitÃ, Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (2009), The European Agency for Development in Special Needs Education, Linee guida per l'integrazione scolastica nella distrofia muscolare Duchenne/Becker (2011), Guida per i genitori di alunni con bisogni speciali - Pavia, Linee guida Assistenza - Emilia Romagna 2006, Accordo di Programma La Spezia 2007 - 2012, Accordo di Programma Pesaro Urbino 2007 - 2012, Centro per l'Autonomia Ausilioteca Campana, G.L.I.C. Libri letti e narrati da Ginzo Robiginz, La LIM nelle scuole. CANTIERE APERTO Valutare la qualità dell’inclusione scolastica Un framework ecologico Dario 1Ianes e Silvia Dell’Anna2 Sommario A livello internazionale, i principi e i valori dell’Inclusive Education sono ampiamente affermati e riconosciuti. Nella prospettiva dell’ICF, la partecipazione alle attività sociali di una persona con una disabilità, di qualunque tipo sia, è determinata dall’interazione della sua condizione di salute (a livello di strutture e di funzioni corporee) con le condizioni ambientali, culturali, sociali e personali (fattori contestuali), in cui essa vive. Infatti, credere nel valore dell’inclusione delle differenze, ha portato ogni docente a riflettere a fondo sui processi di apprendimento di ogni alunno: “come l’altro apprende?”. Obiettivo: evidenziare come l’organizzazione di questo contesto scolastico, superando vincoli culturali e strutturali, stia intraprendendo proficui  processi di cambiamento attraverso lo sviluppo di  “Buone Pratiche” (didattica, progettazione e rete di rapporti), che portano al successo formativo: l’inclusione scolastica. Uno dei momenti importanti dello Sportello Nazionale per l’Inclusione Scolastica è l’ organizzazionedel “SeminarioAnffasOnlussull’inclusionescolastica” ,appunta - mentoannualechestapermettendo,voltapervolta,unconfrontotraesperti,famiglie Piattaforma on line per la compilazione facilitata di PEI e PDP, Formazione in modalità e-Learning sul tema dei sussidi didattici, MI - Anagrafe Nazionale degli Strumenti e degli Ausili Didattici, MI - Portale italiano per l’inclusione scolastica, GLIC - Associazione Nazionale Centri Ausili, Portale dei CTS della Città metropolitana di Roma (progetto terminato), Il Portale per l’inclusione scolastica del Lazio. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. La co-docente, come tale, ha sviluppato azioni di potenziamento sia nei confronti degli alunni che dei docenti. Per un maggiore approfondimento leggere, Nuove Tecnologie, Didattica e Bisogni Educativi Speciali, Raccolta di articoli sul nuovo Piano Educativo Individualizzato, Portale italiano delle classificazioni sanitarie, PEI su base ICF dei servizi del Comune di Venezia (0-6 anni) (PDF), Scheda. L’integrazione presuppone il fatto che l’alunno “diverso” guadagni qualcosa nel contesto dei “normali”, ma a sua volta anche i compagni abbiano qualcosa da ricevere. Le famiglie interessate possono contattarmi attraverso il modulo. Tuttavia, la loro attuazione si realizza in un clima di dibattito e contrasti anche accesi, accompagnati da un L’insegnante di sostegno non è più una figura separata, ma realmente titolare del lavoro educativo e didattico con tutti gli allievi. Un libro di azioni concrete svolte nell'ambito dell'integrazione e dell'inclusione scolastica per prendere spunto in vista della creazione di azioni mirate all'interno della propria situazione e del proprio contesto. Eppure sembra quasi che, in questo scenario di difficoltà, l’inclusione sia l’unico catalizzatore di sforzi di cambiamento, di tentativi per rendere più significativa la didattica, il lavoro scolastico, l’emozione della relazione e dell’apprendimento. come l’insegnante di sostegno può essere vera risorsa per l’inclusione? “Non è la più forte, ma solo la più facile ed allettante” (Cutrera). Novita' a.s. 2013-2014 sui Bisogni Educativi Speciali (BES), Le applicazioni di smartphone e tablet al servizio dei disabili, DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento, Ancora sull’accessibilità dei libri di testo…, Scuola e libri digitali: il testo completo dell’art. Nel volume Dario Ianes e Giuseppe Augello, due delle voci più autorevoli in Italia nel campo della didattica inclusiva, analizzano le dimensioni e i motivi delle difficoltà che l’inclusione scolastica sta trovando in Italia e in Europa. Sembrava che la scuola fosse tutta solo per lui. ), Insegnare e comunicare con la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), l’e-book e i contenuti digitali (corso di perfez. Accessibilità: la promessa mancata dell’ebook? In questo senso, la trasformazione della didattica e della metodologia al fine di assicurare il successo formativo di particolari “categorie” di alunni può diventare occasione di miglioramento generalizzato della qualità del fare scuola. Buone prassi di integrazione e inclusione scolastica (Italiano) Copertina flessibile – 5 novembre 2015 di D. Ianes (a cura di), A. Canevaro (a cura di) 3,0 su 5 stelle 2 voti migliorare la capacità di  relazione educativo-affettiva  e di negoziazione, punto nodale per favorire la crescita del benessere in classe; sviluppare la fermezza della flessibilità per il rispetto delle regole; utilizzare con più sistematicità nelle attività d’aula la didattica laboratoriale per l’acquisizione delle competenze teoriche di base; cercare spazi temporali per programmare e pianificare i lavori collegialmente; usare nei confronti dei ragazzi una valutazione formativa e non sommativa, analizzare l’organizzazione scolastica complessiva con l’aiuto. Questo livello, ottimale, integra dentro di sé inclusione e integrazione. Servono a raggiungere nuovi obiettivi o a migliorare l’esistente. La Qualità dell’ “inclusione scolastica” di Rosa Stornaiuolo. Dario Ianes. Non si tratta di una semplice variazione, ma di un rimando a scenari educativi molto diversi. della Provincia di Roma, Abruzzo - Rete dei CTS Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo, Campania - CTS "Cariteo - Italico" - Napoli, Campania - CTS "D.Sannino" - Ponticelli Napoli, Campania - CTS "F. D'Assisi" - Sant'Anastasia, Emilia Romagna - CTS "Don Z. Iodi" - Reggio Emilia, Friuli Venezia Giulia - CTS AusiliAbili - Pordenone - Tavagnacco, Lombardia - CTS "Koiné" - Monza e Brianza, Piemonte - "L. Cobianchi" - Verbano Cusio Ossola, Piemonte - CTS "IIS Gobetti Marchesini-Casale-Arduino" - Torino, Veneto - CTS “T.A. La storia dell’inclusione scolastica non può essere disgiunta dalla scuola italiana. Verso gli alunni ha condotto un’osservazione sistematica degli assi di sviluppo, nella consapevolezza che i dati raccolti sono costantemente soggetti a rapidi cambiamenti, poiché “studiare lo sviluppo significa studiare la trasformazione continua dell’individuo nella sua globalità e nel suo divenire”. Ianes propone questa visione complessiva, delle tre dimensioni dell’agire pedagogico e non solo, strettamente unite: l’integrazione, l’inclusione e la full inclusion. Un ulteriore importante contributo al dibattito da noi avviato in queste settimane, sul presente e il futuro dell’inclusione scolastica La conformazione che le classi presentano rispecchia la complessità sociale odierna e, rispetto al passato, risulta certamente più articolata e pluralistica. Questo complesso panorama interessa tutte le scuole, ed individua quelle che si potrebbero definire in generale come condizioni di svantaggio scolastico, o Bisogni Educativi Speciali ( Special Educational Needs secondo la definizione in uso in ambito internazionale). L’idea di integrazione muove dalla premessa che è necessario “fare spazio” al “diverso” nel contesto scolastico. Legge 118/1971 • È la prima normativa che cita l’edu azionenella scuola ordinaria degli alunni con disabilità con riferimento agli invalidi civili (art.

Trasferimento Temporaneo Carabinieri Per Gravidanza A Rischio, Cose L'autismo Spiegato Ai Bambini, Classifica Finale Serie A 2006, Ex Moglie Raoul Bova, Buonanotte Amore Per Whatsapp, Pratiche Materiali E Discorsive, Correttivo Riordino Forze Armate Pdf, Come Scrivere Una Lettera A Un Senatore?, 3 Marzo Nati, Doctor Who 13 Stagione Uscita, Non è Tempo Per Noi Karaoke,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *